La mia esperienza al Diabetes Exchange forum 2022 - Barcellona
Circa un mese ho ricevuto via email un invito. Il mittente è una da una nota casa farmaceutica operante nel settore della ricerca, conosciuta a livello globale da noi persone con diabete per i prodotti specifici studiati per la patologia.
La lettera ricevuta diceva così:
<< Cara Alessandra, siamo molto felici di invitarti al dX 2022 - Diabetes Exchange Forum - che si terrà il 29 e il 30 Aprile di persona a Barcellona! Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da riflessioni e cambiamenti, ma abbiamo imparato a vivere e lavorare in modo diverso e a trovare nuovi modi per rimanere in contatto. Di conseguenza, ora ci riuniamo per Make It Count, che è anche il tema dell'evento di quest’anno. Come sempre, dX è una piattaforma per connettersi e interagire con motivational speaker e persone influenti nella comunità del diabete. Restiamo in attesa della tua risposta!>>
Vent’anni fa sarebbe parsa folle la prospettiva di riunirsi, da tutta Europa, tra persone accomunate dalla stessa patologia, in un forum che tratta temi di Benessere e Salute per Persone con Diabete.
Dal 2014 ad oggi invece tutto ciò è reale!
Ho accettato l’invito con piacere, avendo già partecipato alle precedenti due edizioni in versione virtuale (causa: limitazioni da covid-19).
Gli incontri di questo tipo sono un modello di condivisione e di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni empatici delle persone che vivono ogni giorno in cronicità, senza compromettere la possibilità di crescita che sfocia dall’ascolto di professionisti, invitati dagli organizzatori dell’evento per tenere delle sessioni/lezioni di apprendimento.
Sono stati messi in primo piano gli argomenti più importanti, esplorando le azioni che possono condurre ad un futuro migliore.
Sintesi perfetta del dovere di ciascuno di noi di rispettare se stessi e gli altri, facendo la differenza tanto nel quotidiano quanto in occasioni speciali come questa, facendo emergere il divertimento ed il buono in relazione alla nostra salute e quella del pianeta.
Il 29 Aprile ho preso un volo all’alba dall’Aeroporto di Cagliari facendo scalo a Roma e infine a Barcellona. Al mio arrivo ho incontrato persone sconosciute e riabbracciato i già conosciuti: semplicità e benessere in pochi istanti.
Dall’aeroporto ci siamo trasferiti poi in Hotel, sito in una posizione esclusiva a soli 400 m di distanza dalla Sagrada Familia. Il tempo di poggiare la valigia nella stanza personale e nuovamente….via sul pullman!
Spostamento a Motoya Ávila, l’open space nel quale si sono svolte le sessioni di apprendimento e condivisione. Il programma del pomeriggio di venerdì 29 Aprile è stato così articolato:
incontro con gli influencer spagnoli: giochi ed attività per conoscersi meglio e imparare qualcosa in più sulla Spagna;
Benvenuto e presentazione del forum da parte della Direttrice Europea in materia di Comunicazione
Benessere emotivo e stigma a cura della Prf. Deborah Christie e dell’atleta con disabilità Wendy Smith
Pausa
Il Metaverso - nuovi trend digitali
Sessione della casa farmaceutica per presentazione nuovi prodotti
Conclusione
Cena
I momenti che ho reputato di maggior intensità, oltre al conoscere personalmente gli influencer presenti da tutta Europa, è stato ascoltare la storia di Wendy Smith. Quando Wendy è rimasta coinvolta in un incidente in moto ad alta velocità, la sua vita è cambiata per sempre. Subendo una lesione alla colonna vertebrale, ha visto la limitazione non come un ostacolo, ma come un'opportunità per diventare una paralimpica. L'atleta esperta, allenatrice di basket, psicologa e istruttrice qualificata di Programmazione Neuro Linguistica ora dedica il suo tempo ad ispirare gli altri attraverso tecniche perspicaci. Sostenitrice dell'ottimismo, usa le sue piattaforme per promuovere una semplice ideologia: non esistono le parole "non puoi".
Il suo racconto mi ha ricordato un nostro atleta, Umberto Troisi. Trovate l'articolo dedicato alla sua esperienze nell'area Sport e Disabilità - Gestione Disabilità.
Il racconto di Wendy è stato poi implementato dalla Prof. Deborah Christie sul tema dello stigma, ovvero di come vengono marchiate le persone affette da disabilità dall’esterno e di come possiamo noi fronteggiare questi pregiudizi. La tematica è stata largamente da lei affrontata, al punto di essere riconosciuta come leader nell’inclusione delle persone con disabilità.
La sera abbiamo cenato in un bel ristorante, il Carmina Restaurant, e attorno al tavolo ho avuto modo di chiacchierare e conoscere meglio gli altri partecipanti! Sono rimasta talmente colpita da Wendy da scegliere - dopo la cena - di andare a letto presto. Perchè? Perchè il programma del giorno dopo prevedeva un risveglio energizzante al canto del gallo: corsa mattutina nel lungomare di Barceloneta con John Burns! Alle 07:00 io, ed altri quattro eroi, abbiamo corso per circa 6 km immersi in un paesaggio incantevole a metà strada tra il mare e la città. Purtroppo non posso continuare il mio racconto perchè sono ripartita prima del dovuto a causa dei mal collegamenti tra la Sardegna e Barcellona.
Per quanto breve è stata un’esperienza molto positiva dalla quale ho tratto spunti di miglioramento personale e chiavi di supporto da fornire al prossimo!