In commercio ve ne sono una marea. Per cominciare vi sono ottime pagaie con la struttura in alluminio, regolabili in altezza. Ottimo il rapporto qualità / prezzo e la resistenza / durata! Sono le più usate nel noleggio.
Quando avrete preso maggior dimestichezza e praticità il passaggio alla pagaia in carbonio è praticamente obbligato e comunque naturale. Nella pagaia si definisce il tipo in base all’uso. Le pagaie full Carbon non regolabili sono il top e vengono ‘tagliate su misura’ e sulla base delle caratteristiche dell’atleta / appassionato.
Perché la pagaia è essenziale? Perché come ad esempio per la bicicletta il praticante compie un movimento costante e ripetitivo nel tempo. Ciò determina che al pari di un pedale di bicicletta e della leva che compie la gamba nel rapporto altezza sella e posizionamento, nel SUP accade la stessa cosa. La giusta leva, posizione e lunghezza determina minor fatica, miglior prestazione, miglior gestibilità e resa oltre a, cosa più importante, riduzione di problemi fisici, dolori e problemi che possano poi determinare l’accentuarsi di patologie. La lunghezza della pagaia incide molto nell’effetto leva e la scorrevolezza e tecnica di movimento garantiscono da subito di non incorrere in abitudini errate e problematiche.
Perché incidono le misure antropometriche:
Determinano lo stato di salute Determinano lo stato di sviluppo durante la crescita e lo stato generale evolutivo di un adulto Determinano la variazione della composizione corporea Determinano gli accorgimenti da utilizzare negli strumenti dello sport
Come un ciclista, oltre al mezzo che lo aiuta, sono essenziali l’allenamento e la capacitò di sfruttare la pedalata, nel SUP la pagaia rappresenta l’applicativo del motore umano (in questo caso le braccia), pertanto è importante almeno quanto la tavola.
In sostanza regolare l’altezza della pagaia sulla propria misura è FONDAMENALE e non è un aspetto secondario come del resto anche il "verso" della pala che deve essere rivolto verso l’alto (l’opposto della canoa) proprio per il movimento e la posizione che si ha sulla tavola.
Torniamo alla nostre pagaie ed in particolare a quelle in carbonio che diventano ideali per chi ha necessità di leggerezza accostata ad alto ritmo di pagaiata con pro e contro. In primis sono pagaie più delicate soprattutto se per uso race. Altro fattore importante è il vento, una ultraleggera va usata con impugnatura solida poiché il vento, soprattutto se contrario, tende a scaraventarla addosso durante il cambio di braccio. Pertanto serve tecnica per usarla correttamente.
Nel mio caso ho scelto una pagaia in carbonio facendo attenzione al bilanciamento dei pesi ovvero ho scelto un prodotto con un peso maggiore nella parte bassa, meno neutro ma più resistente nella struttura e più agevole, nell’effetto pendolo del cambio braccio, tutto questo perché uso una all around, contrastare il vento pur permettendo ritmi di pagaiata elevati diventa essenziale in un uso ampio e in tutte le condizioni.
Le pagaie regolabili, trovate anch’esse in carbonio, sono comunque ottimo prodotto ma gli snodi sono sempre un peso in più e parzialmente incidono sul bilanciamento e sulla scorrevolezza nei passaggi di mano nei cambi di mano.
In sostanza anche qui è bene farsi suggerire da un esperto, tenendo presente la propria esigenza e attendendo i tempi giusti per evolvere la propria abilità di pari passo con i materiali.